Il blitz antiterrorismo finisce sul tavolo di Alfano e Gentiloni

TERAMO – Come annunciato il senatore di Noi con Salvini, Paolo Arrigoni ha presentato una interrrogazione a risposta scritta ai ministri dell’Interno e degli Esteri, a proposito del recente blitz antiterrorismo condotto dai carabinieri dei Ros e del reparto operativo di Teramo a Montorio. Arrigoni al proposito, ricordando che si è parlato di possibilie presenza – tra gli immigrati richiedenti asilo ospitati nell’hotel Vomano –  di «individui di conclamate simpatie jihadiste», vuole sapere se gli investigatori conoscano «il luogo dove e da chi siano stati prodotti i documenti contraffatti trovati in possesso dei 19 stranieri denunciati, dove e quando questi migranti di nazionalità afghana e pakistana abbiano fatto d omanda per la concessione del diritto di asilo». Più nella sostanza, il parlamentare di Salvini vuole capire se nel sistema di sicurezza italiano ci sia stata una ‘falla’ rispetto all’ingreso in Italia di questi giovani extracomunitari in possesso di documenti contraffatti. «I Paesi dai quali proverrebbero le persone soggiornanti a Montorio al Vomano, sono afflitti da fenomeni jihadisti di estrema gravità, che destano grande preoccupazione a livello internazionale, minacciando rispettivamente la sicurezza nazionale afghana e gli equilibri interni di una potenza attigua che possiede un vasto arsenale di ordigni atomici e nucleari». Per questo motivo, Arrigoni vuole sapere «come mai le autorità di polizia italiane non fossero a conoscenza del fatto che alcuni dei sedicenti richiedenti asilo soggiornanti a Montorio al Vomano circolassero per il nostro Paese con documenti contraffatti». L’invito ai ministri del senatore di Noi con Salvini è a rende noto quali misure il Governo intenda assumere per accrescere la capillarità dei controlli disposti sulle persone sospettate di nutrire simpatia nei confronti della causa jihadista».